Le Storie della Buonanotte di Anzola Medika: La Bella Addormentata nel Bosco

La Bella Addormentata nel Bosco

C’era una volta un re, ricco e potente, che vive va con una giovane e bella regina. Ma erano tutti e due molto tristi perché non avevano figli. Finalmente, dopo tanto tempo, nacque una bella bambina. Il giorno del battesimo si fece una grande festa, alla quale furono invitate anche le sette fate del regno, le quali fecero i seguenti doni: la prima fata: «Sarai la più intelligente del regno»; la seconda fata: «Avrai la grazia e la gentilezza»; la terza fata: «Sarai la più bella del reame»; la quarta fata: «Sarai la più amata»; la quinta fata: «Avrai per sempre la salute»; la sesta fata: «Avrai la felicità». La settima fata non poté annunciare il suo dono perché in quel momento, preceduta da un grande bagliore, arrivò una vecchia fata cattiva che non era stata invitata, perché tutti la credevano ormai morta. E io ti dico che, quando diventerai grande, ti pungerai un dito con un fuso, ti uscirà del sangue e mo- rirai! Queste parole fecero tremare di paura tutti gli invitati, perché la vecchia fata era più potente delle altre. No! – intervenne la settima fata che non aveva fatto ancora il suo dono. – Anche se non sono più potente di questa vecchia, posso sempre attenuare la sua malvagità. lo dico: Tu, principessa, non morirai, ma ti addormenterai per cento anni, finché il figlio del re non romperà l’incantesimo e ti sposerà!  La vecchia strega sparì rabbiosa, avvolta in una fiamma, e tutti tirarono un sospiro di sollievo. La festa continuò per tanti giorni. Il re ordinò che sparissero dal castello e dall’intero regno tutti i fusi, tutti gli aghi, tutti gli oggetti a punta che potevano ferire le dita o qualunque parte del corpo. La bambina cresceva felice. Passarono diciotto anni. II re e la regina, con la figlia ormai cresciuta, decisero di passare un periodo di riposo in un loro castello di campagna. Un giorno, la principessa volle visitare anche la torre del castello. Salì tutti i mille e duecento scalini che la portarono in cima. Lassù, in fondo ad uno stretto corridoio, aprì una porticina e, in una piccola stanza, vide una buona vecchietta che filava con un fuso. Era una vecchia un po’ sorda e non aveva sentito bene l’ordine del re che proibiva di tenere i fusi. Oh, che cosa fate qui, che cosa è questo? – disse la giovane incuriosita. E, prima che la buona vecchietta le rispondesse, la principessa toccò il fuso, si punse un dito e ne uscì una goccia di sangue. Subito, la giovane cadde a terra come, morta. Nello stesso momento la vita nel castello si fermò. Tutte le persone rimasero immobili: il cuoco in piedi con un. mestolo in mano, un servo con tre bottiglie in braccio, il re che si grattava la testa, la regina che si aggiustava una ciocca di capelli, tutti fermi negli atteggiamenti più strani, immobili. Perfino le mosche nelle stalle non si mossero più… Tutti furono immersi in un sonno profondo. Sul castello regnò un silenzio di tomba. Allora, immediatamente, intorno al palazzo cominciarono a crescere con rapidità, fitti fitti, i rovi, le siepi, l’edera. Ben presto i cortili e le strade furono coperti dalle piante nessuno avrebbe potuto dire che lì, poco tempo prima, c’era la vita. Passarono cento anni e, un po’ alla volta, la gente si dimenticò del castello, scomparso alla vista di tutti. Un giorno, però, il giovane principe di un lontano reame arrivò da quelle parti e sentì da un uomo molto vecchio, che a sua volta l’aveva sentita da suo nonno, la storia della Bella Addormentata. Allora, il principe si avviò verso il castello, senza sbagliare, perché lo guidava, invisibile, la settima fata. A mano a mano che camminava, tutti i rovi, le siepi, l’edera del bosco si aprivano per lasciarlo passare. Ad un certo punto si fermò sorpreso, incantato, con il cuore che gli batteva forte: il castello, eccolo! Entrò, percorse i corridoi, le stanze, i saloni e vide, dappertutto, le persone addormentate, nello stesso atteggiamento di cento anni prima. Ancora una volta gli venne in aiuto la settima fata, che lo indirizzò verso la torre. Salì veloce tutti i mille e duecento scalini, arrivò lassù e, finalmente, vide colei che cercava: bellissima, addormentata accanto alla buona vecchina immobile. Si avvicinò cautamente. ., Tremava ed era felice. Baciò la bella principessa. Allora, l’incantesimo si sciolse. Lentamente, la principessa mosse le palpebre, apri gli occhi, SI svegliò dal suo profondo sonno e, con lei, tutto il castello si risvegliò: il cuoco riprese a muover il mestolo, il servo portò in tavola le tre bottiglie che teneva in braccio da cento anni, il re finì di grattarsi la testa, la regina completò il tocco ai suoi capelli, le mosche ripresero il loro volo. Anche i cani abbaiarono e tutti si rimisero in moto, dopo cento anni, come se niente fosse accaduto. Insomma, tutta la vita del castello riprese il suo corso, ma con in più un principe felice al braccio di una principessa sorridente. Furono celebrate le nozze ed i festeggiamenti durarono tanti  e tanti giorni. E il principe e la principessa vissero a lungo felici e contenti.

Ma cosa sarebbe successo se Aurora mentre era addormentata avesse digrignato i denti?  
Il principe le avrebbe dato lo stesso il bacio del vero amore per svegliarla?

Il bruxismo (digrignare i denti) interessa circa un bambino ogni dieci e l’incidenza è maggiore prima dell’età scolare. Niente di preoccupante ma potrebbe essere una sorta di campanello d’allarme del bimbo e, allo stesso tempo, una richiesta d’aiuto.

Qual è la causa del bruxismo?

Non è mai stata individuata un’unica causa a cui attribuire la comparsa di bruxismo. Di certo si sa solo che vi è una predisposione naturale a svilupparlo e che gli episodi di bruxismo sono sempre legati ai cosiddetti “micro-risvegli”, brevissime e improvvise interruzioni del sonno dovute ai più svariati motivi. Qualunque fattore disturbante si renda responsabile di micro-risvegli può dunque essere considerato una concausa.

Come si può rimediare?

La maggior parte dei bambini colpiti supera il bruxismo, ma una combinazione di verifiche da parte dei genitori e visite dentistiche può aiutare a mantenere sotto controllo il problema. Sia che la causa sia fisica o psicologica, è possibile controllare il bruxismo rilassandosi prima di coricarsi, per esempio con un bagno o una doccia calda, ascoltando per un po’ di minuti una piacevole musica o leggendo un libro.